Finalmente la formazione torna al centro delle politiche del Lavoro. L’investimento pubblico ha come obiettivo la riqualificazione delle risorse lavorative e, di conseguenza, l’aumento di produttività dei business per tutte le aziende, di qualsiasi dimensione.
Il Fondo Nuove Competenze si presenta come una delle più importanti misure ed opportunità in favore delle imprese che hanno compreso quanto la formazione dei propri dipendenti rappresenti una leva di crescita aziendale.
Le risorse messe a disposizione sono andate ad esaurimento ed è notizia recente ed ufficiale (27 aprile u.s.) il rifinanziamento da parte dell’Anpal per la cifra straordinaria di 1,5 miliardi di euro del Fondo. Il Fondo è uno strumento inedito in quanto, puntando sulla formazione e riqualificazione delle risorse, ha una connotazione fortemente attiva e si pone quale misura alternativa alla cassa integrazione, con benefici quindi sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori.
Al Fondo nuove competenze possono accedere tutte le imprese, di qualunque settore e dimensione, che vogliono rimodulare, in modo temporaneo, l’orario di lavoro dei propri dipendenti e utilizzare una parte delle ore per attività formative.
Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo, gestito da Anpal che valuta le domande, determina l’importo da erogare, trasmette a Inps i finanziamenti, monitora l’andamento e controlla la spesa.
Una volta individuati i fabbisogni del datore di lavoro e dei dipendenti, il progetto formativo, seguito in toto da Enti autorizzati come Menti Pratiche, deve dare evidenza delle modalità di valorizzazione del patrimonio di competenze possedute dal lavoratore, anche attraverso servizi di individuazione o validazione delle competenze.
La formazione può essere erogata da formatori interni ed esterni, in presenza e a distanza, e on the job.