La filosofia del Lean Management: origini, principi e come applicarla nella tua azienda

Filosofia Lean Management | Menti Pratiche
Condividi questo post

In questo articolo parliamo di…

  • Il Lean Management non è solo una metodologia, ma una filosofia aziendale incentrata sull’eliminazione degli sprechi e sulla creazione di valore per il cliente. Le sue radici affondano nel Toyota Production System, dimostrando che un approccio focalizzato sull’efficienza e sul miglioramento continuo può portare a risultati straordinari in termini di produttività e soddisfazione del cliente.
  • I principi cardine del Lean, come la comprensione profonda del valore dal punto di vista del cliente, la mappatura accurata dei processi, la creazione di un flusso continuo, la produzione “tirata” dalla domanda e la ricerca incessante della perfezione, offrono una guida pratica per ottimizzare ogni aspetto dell’operatività aziendale, trasformando le sfide in opportunità di crescita.
  • L’applicazione pratica del Lean Management richiede un impegno costante e il coinvolgimento di tutto il personale. Attraverso strumenti come la Value Stream Mapping e la digitalizzazione, uniti a una cultura aziendale che promuove il miglioramento continuo (Kaizen), è possibile creare un’organizzazione più agile, reattiva e competitiva, capace di prosperare in un mercato dinamico.

Questa filosofia nata dal Toyota Production System guida le imprese verso una gestione più efficiente e orientata al valore, attraverso principi pratici e strategie consolidate

Ti sei mai trovato a chiederti come alcune aziende riescano a raggiungere livelli di efficienza e di soddisfazione del cliente apparentemente irraggiungibili? La risposta potrebbe risiedere in una filosofia che va ben oltre le semplici tecniche di gestione: il Lean Management.

Questa metodologia non si limita a ottimizzare i processi produttivi, ma incarna una vera e propria mentalità aziendale: un modo di pensare e agire che pone al centro l’eliminazione degli sprechi e la creazione di valore per il cliente.

Ma da dove nasce questa filosofia così potente e come possiamo tradurla in azioni concrete per la nostra impresa?

Andiamo ad esplorare le sue radici storiche per comprendere meglio il suo impatto.

Le origini del lean management

La storia del Lean Management è un viaggio affascinante che ci porta nel cuore del Giappone del dopoguerra quando un’azienda automobilistica, la Toyota, si trovò a competere con i colossi americani del settore in un contesto di risorse limitate.

Fu in questo scenario che, tra il 1945 e il 1970, sotto la guida illuminata dell’ingegnere Taiichi Ohno, prese forma il Toyota Production System (TPS). L’intuizione geniale di Ohno fu quella di concentrarsi sulla minimizzazione degli sprechi, i cosiddetti “muda”, e sulla generazione di valore con l’impiego strettamente necessario di risorse.

Dimenticate le catene di montaggio che producevano ininterrottamente, accumulando scorte: il TPS introdusse un concetto rivoluzionario: il principio “pull”. Invece di “spingere” prodotti sul mercato, si produceva solo ciò che era effettivamente richiesto, innescando un flusso più snello ed efficiente.

Dobbiamo attendere il 1988 perché questa filosofia venga battezzata con il nome che conosciamo oggi. Fu John Krafcik a coniare il termine “Lean“, che significa letteralmente “snello“, per descrivere l’approccio Toyota. Ma fu il bestseller del 1990, “La macchina che ha cambiato il mondo” di James P. Womack e Daniel T. Jones, a spalancare le porte del mondo occidentale alla superiorità del TPS, diffondendo il “Lean Thinking” ben oltre i confini del settore automobilistico.

Quel libro fu una vera rivelazione, dimostrando come un approccio olistico alla produzione, focalizzato sull’efficienza e sulla riduzione degli sprechi, potesse portare a risultati straordinari.

Ma quali sono i principi fondamentali che guidano questa filosofia?

Leggi anche: Lean Management e Lean Production: principi e pratiche per l’eccellenza operativa

I principi fondamentali del Lean Management

Il Lean Management si basa su cinque pilastri fondamentali, cinque principi guida che rappresentano la bussola per chiunque voglia navigare nelle acque dell’ottimizzazione aziendale. Questi principi non sono concetti astratti, ma indicazioni operative concrete che, se applicate con metodo, possono trasformare radicalmente il modo in cui un’azienda opera.

Sei pronto a scoprire quali sono?

Sono sicuro di sì!

Partiamo dal Value (Valore). Sembra ovvio, ma ti sei mai fermato a definire con precisione cosa il tuo cliente considera veramente prezioso? Quali caratteristiche del tuo prodotto o servizio sono disposti a pagare?

Questa fase richiede un’analisi approfondita del mercato, dei bisogni dei tuoi clienti e di ciò che i tuoi concorrenti offrono. Comprendere a fondo il valore dal punto di vista del cliente è il punto di partenza imprescindibile per ogni strategia Lean.

Il secondo principio è la Map (Mappatura del Flusso di Valore). Una volta compreso il valore, è fondamentale mappare ogni singola attività coinvolta nella sua creazione. Questo significa analizzare l’intero percorso del prodotto o servizio, dall’ideazione alla consegna al cliente, distinguendo con chiarezza le attività che generano valore da quelle che, invece, rappresentano sprechi.

Il terzo principio è il Flow (Flusso). Dopo aver individuato gli sprechi, l’obiettivo è creare un flusso di lavoro fluido e continuo, eliminando interruzioni, attese e ostacoli che rallentano il processo. Immagina un fiume che scorre senza intoppi: così dovrebbe essere il flusso di valore nella tua azienda, un percorso senza ostacoli dal momento in cui nasce l’idea fino a quando il cliente riceve il prodotto o il servizio.

Il quarto principio è il Pull (Tirare). Abbandona l’idea di produrre in massa, sperando che qualcuno acquisti. Il principio “pull” significa produrre solo ciò che il mercato richiede, quando lo richiede. È il cliente a “tirare” la produzione, evitando così la sovrapproduzione e l’accumulo di scorte inutili, due dei più grandi nemici dell’efficienza.

Infine, il quinto principio è la Perfection (Perfezione). Il Lean Management non è un traguardo da raggiungere, ma un viaggio continuo verso il miglioramento. Questo principio si basa sulla filosofia del Kaizen, il miglioramento incrementale costante.

Ogni giorno, ogni membro dell’organizzazione è chiamato a individuare piccole aree di miglioramento, apportando modifiche che, sommate nel tempo, portano a risultati straordinari.

Ma quali sono questi sprechi che il Lean Management mira ad eliminare? Lo andiamo a vedere nel prossimo paragrafo.

Manager aziendale sorride mentre trova la soluzione per ridurre degli sprechi | Menti Pratiche

Gli sprechi nel Lean Management: i 7 Muda (più 1)

Al cuore della filosofia Lean Management pulsa una grande, fondamentale ossessione (nel senso buono del termine): l’eliminazione degli sprechi, in giapponese “muda”.

Pensa alla tua azienda come una macchina complessa: ogni spreco è un ingranaggio che non funziona correttamente, che rallenta l’intero meccanismo e consuma energia inutilmente. Identificare e rimuovere questi sprechi è fondamentale per rendere la tua azienda più efficiente e competitiva.

Ma quali sono questi “muda” da tenere d’occhio?

Tradizionalmente, ne sono stati identificati sette tipi, ma nel contesto moderno se n’è aggiunto un ottavo, particolarmente rilevante negli ambienti d’ufficio.

Il primo è rappresentato dalle Attese: quei fastidiosi tempi morti in cui si aspetta un’approvazione, una risposta, un documento. Il tempo sprecato in attesa è tempo perso che non genera valore. Segue la Sovrapproduzione: produrre più di quanto sia necessario, un errore che porta inevitabilmente all’accumulo di scorte, con costi di stoccaggio e il rischio di obsolescenza.

Poi ci sono i Movimenti inutili: gli spostamenti superflui di persone o materiali, che non aggiungono valore al prodotto o al servizio finale.

Sono sicuro che ti sia capitato di incontrare nella tua azienda un collaboratore che, in base alle sue mansioni, non si sarebbe dovuto trovare lì. Perché è fuori posizione? Quale necessità lo ha costretto a spostasi? Come lo si può evitare?

Un altro spreco significativo è l’Eccesso di scorte: avere troppi materiali, troppi dati, spesso inutilizzati, immobilizza risorse e aumenta i costi. I Processi inutili rappresentano un’altra forma di spreco: attività ridondanti, passaggi burocratici che non contribuiscono al valore finale del prodotto o del servizio.

Non dimentichiamo i Difetti: errori che richiedono correzioni, rilavorazioni, con conseguente perdita di tempo e risorse. Infine, ci sono i Trasporti non necessari: trasferimenti superflui di informazioni, materiali o prodotti, che non fanno altro che allungare i tempi e aumentare i rischi di danneggiamento o smarrimento.

L’ottavo spreco, cruciale soprattutto negli uffici, è il Sottoutilizzo del personale. Quando non si sfruttano appieno le competenze, le idee e la creatività dei propri collaboratori, si perde un enorme potenziale di innovazione e miglioramento.

Ogni persona in azienda ha un bagaglio di conoscenze ed esperienze che, se valorizzato, può contribuire significativamente all’efficienza e al successo dell’organizzazione.

Ma come si traduce concretamente questa ricerca della perfezione nel quotidiano aziendale? Lo scopriremo nel prossimo paragrafo, parlando del Kaizen.

La filosofia del Kaizen: il miglioramento continuo

Il Kaizen, una parola giapponese che racchiude un significato profondo: “cambiamento in meglio“. Non si tratta di rivoluzioni improvvise, ma di piccoli passi, di miglioramenti incrementali che, giorno dopo giorno, contribuiscono a costruire un’organizzazione più efficiente e performante.

Il Kaizen è l’anima del miglioramento continuo, un principio fondamentale del Lean Management che coinvolge ogni singolo membro dell’azienda.

Il motore del Kaizen è il ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act), un approccio strutturato alla risoluzione dei problemi e al miglioramento dei processi.

Di cosa si tratta?

Si parte dalla fase di Plan (Pianificare), in cui partendo dall’analisi dei flussi, si identifica un problema o un’area di miglioramento e si definiscono gli obiettivi e le azioni da intraprendere. Si passa poi alla fase di Do (Fare), in cui si implementano le azioni pianificate. Successivamente, nella fase di Check (Verificare), si misurano i risultati ottenuti e si confrontano con gli obiettivi prefissati. Infine, nella fase di Act (Agire), si standardizzano i miglioramenti che hanno dato risultati positivi e si riparte con un nuovo ciclo per affrontare nuove sfide o affinare ulteriormente i processi esistenti.

Ciò che è importante comprendere è che il Kaizen non è appannaggio esclusivo dei manager o dei responsabili di reparto. Al contrario, coinvolge attivamente tutti i collaboratori, incoraggiandoli a identificare le inefficienze nel proprio lavoro e a proporre soluzioni concrete.

Questo approccio dal basso verso l’alto crea una cultura aziendale in cui il miglioramento è un impegno condiviso, un obiettivo comune che motiva e responsabilizza ogni membro del team.

Ma come possiamo tradurre questi principi in azioni concrete all’interno della nostra azienda? Scopriamolo assieme.

Value Map Streaming costruita su una parete di vetro dell'ufficio | Menti Pratiche

Come applicare il Lean Management nella tua azienda

Sentirsi ispirati dai principi del Lean Management è un ottimo punto di partenza, ma la vera sfida è trasformare queste idee in azioni concrete che portino risultati tangibili nella tua azienda. Non preoccuparti, non è necessario stravolgere completamente la tua operatività dall’oggi al domani.

L’implementazione del Lean è un percorso graduale, fatto di piccoli passi e di un impegno costante. Sei pronto a scoprire alcune strategie pratiche per iniziare questo viaggio?

Un ottimo punto di partenza è la Value Stream Mapping (VSM). Ma cosa è il Value Stream Mapping di preciso? Come abbiamo visto, questa tecnica permette di visualizzare l’intero flusso di creazione del valore, individuando i punti critici e gli sprechi, con il contributo di tutti.

Perché serve il contributo di tutti?

Non basta che lo faccia io imprenditore o che assegni una persona a questo compito?

Il contributo di tutti nella mappatura del flusso di valore è essenziale perché solo chi vive il processo quotidianamente ne conosce i dettagli e gli sprechi nascosti, favorendo un quadro completo e un impegno condiviso per il miglioramento.

Facciamo un esempio che chiarisca il concetto:

Ad esempio, se volessi snellire il processo di evasione degli ordini nel tuo magazzino: mentre tu, come responsabile della logistica, potresti notare unicamente i tempi medi di spedizione che sembrano elevati, magari ipotizzando che il problema risieda nella lentezza dei trasportatori, l’addetto al picking, che quotidianamente si muove tra gli scaffali, si accorgerebbe di quanto tempo si perde a cercare gli articoli mal posizionati o privi di etichette chiare, rivelando sprechi di movimenti inutili; parallelamente, l’impiegato dell’ufficio spedizioni, confrontando gli ordini con la disponibilità effettiva a magazzino, ti farebbe notare le frequenti discrepanze che generano telefonate di chiarimento e ritardi (attese), mentre il carrellista, sfrecciando tra le corsie, ti mostrerebbe le zone critiche dove l’ingombro della merce o una disposizione illogica creano veri e propri colli di bottiglia, rallentando l’intero flusso (trasporto e attese), dimostrando inequivocabilmente come solo la combinazione di queste diverse prospettive, di chi vive il processo in prima linea, possa dipingere un quadro completo e veritiero della situazione, indirizzando le tue azioni verso soluzioni realmente efficaci, ben oltre la semplice sostituzione dei furgoni.

Se vuoi approfondire oltre questo argomento, devi sapere che abbiamo dedicato un intero articolo a come si fa il Value Street Mapping. Il consiglio è di leggerlo!

Come abbiamo visto nell’esempio precedente, il coinvolgimento del personale è un elemento essenziale per il successo del Lean Management. Forma i tuoi collaboratori sui principi Lean e sulla filosofia del Kaizen, in modo che ciascuno sia in grado di identificare e risolvere le inefficienze nel proprio ambito di lavoro.

Promuovi una cultura aziendale aperta alla collaborazione e alla crescita, dove ogni membro del team si senta libero di proporre idee e soluzioni.

La digitalizzazione dei processi può essere un potente alleato nell’implementazione del Lean. Automatizza le attività ripetitive e standardizza i flussi di lavoro per minimizzare gli errori e aumentare l’efficienza.

Infine, il monitoraggio e l’adattamento sono fondamentali per garantire che i miglioramenti siano sostenibili nel tempo.

Ma quali sono i benefici concreti che un’azienda può trarre dall’adozione del Lean Management?

Leggi anche: I 7 muda nel Lean Office: ecco gli sprechi che ostacolano l’efficienza negli uffici, spiegati passo passo

I benefici del Lean Management

Investire tempo ed energie nell’adozione del Lean Management non è un atto di fede, ma una scelta strategica che può portare a benefici concreti e misurabili per la tua azienda.

Sei curioso di scoprire quali sono i vantaggi più significativi?

Sono sicuro di sì!

Il Lean Management offre numerosi benefici, che abbiamo citato singolarmente nel corso dell’articolo, partendo dalla riduzione degli sprechi, che ottimizza risorse, tempo e materiali, migliorando la redditività e promuovendo una gestione sostenibile. Parallelamente, l’efficienza cresce grazie a processi più fluidi e tempi di consegna ridotti, aumentando la produttività e il vantaggio competitivo.

Inoltre, la qualità ne trae vantaggio con meno errori e prodotti migliori, rafforzando la soddisfazione dei clienti e l’immagine del brand. Infine, il coinvolgimento del personale cresce in un ambiente che valorizza le idee e promuove il miglioramento continuo, stimolando motivazione e fidelizzazione.

Mettendo tutto questo assieme ci fa comprendere come l’adozione del Lean Management possa conferire un significativo vantaggio competitivo.

Un’azienda agile, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e di offrire prodotti e servizi di alta qualità a costi competitivi, è meglio posizionata per prosperare in un ambiente economico dinamico e complesso.

E sai qual è la cosa interessante?

Che tu abbia una piccola impresa o una grande multinazionale, i principi del Lean si adattano alle tue esigenze, offrendoti gli strumenti per affrontare le sfide del mercato e costruire un futuro di successo.

Sei pronto a compiere il primo passo?

Il futuro della tua azienda ti aspetta e il team di Menti Pratiche è pronto ad accompagnarti passo dopo passo in questa evoluzione importante del tuo modo di fare impresa. Contattaci per una chiacchierata esplorativa e per capire come possiamo darti concretamente una mano!


La filosofia del Lean Management: domande frequenti

Qual è la differenza principale tra il Lean Management e altre metodologie di miglioramento dei processi?

La differenza fondamentale risiede nell’approccio olistico e nella centralità del valore per il cliente. Mentre altre metodologie possono concentrarsi su aspetti specifici, il Lean Management considera l’intera catena del valore, dall’ideazione alla consegna, con un focus costante sull’eliminazione degli sprechi in ogni fase. Inoltre, il Lean pone un’enfasi particolare sulla comprensione profonda di ciò che il cliente considera valore, guidando tutte le decisioni e le attività aziendali. La visione d’insieme e l’orientamento al cliente sono ciò che distingue il Lean Management da altre metodologie.

Quanto tempo ci vuole per vedere i primi risultati concreti dall’implementazione del Lean Management?

Non esiste una risposta univoca, poiché i tempi variano in base a diversi fattori, come la dimensione dell’azienda, la complessità dei processi e il livello di impegno e coinvolgimento del personale. Tuttavia, è possibile iniziare a vedere i primi miglioramenti anche nel breve termine, soprattutto se ci si concentra su aree specifiche e ben definite. Ad esempio, attraverso l’applicazione della Value Stream Mapping, è possibile identificare rapidamente sprechi evidenti e implementare azioni correttive che portano a risultati tangibili in poche settimane o mesi. È importante sottolineare che il Lean è un percorso continuo, e i risultati più significativi si ottengono nel medio-lungo termine, con un impegno costante e una cultura aziendale orientata al miglioramento continuo. La chiave è iniziare con piccoli passi, celebrare i successi iniziali e mantenere alta la motivazione per affrontare le sfide successive.

Il Lean Management è applicabile solo alle aziende manifatturiere o può essere utilizzato anche in altri settori?

Assolutamente no, il Lean Management non è limitato al settore manifatturiero. Sebbene le sue origini risalgano al Toyota Production System, i suoi principi e le sue tecniche sono ampiamente applicabili a qualsiasi tipo di organizzazione e settore, inclusi i servizi, la sanità, l’IT, la pubblica amministrazione e molti altri. L’obiettivo fondamentale del Lean, l’eliminazione degli sprechi e la creazione di valore per il cliente, è un concetto universale che trascende i confini settoriali. Ad esempio, in un’azienda di software, può aiutare a snellire i processi di sviluppo, ridurre i bug e migliorare la qualità del prodotto. L’adattabilità e la flessibilità dei principi Lean lo rendono uno strumento potente per il miglioramento continuo in qualsiasi contesto organizzativo.

Ti potrebbe interessare anche...