Il ruolo del lean manager: competenze, responsabilità e impatto sull’efficienza aziendale

lean manager | Menti Pratiche
Condividi questo post

In questo articolo parliamo di…

  • Il Lean Manager è una figura strategica nata per massimizzare l’efficienza aziendale, riducendo sprechi e ottimizzando risorse attraverso l’applicazione di principi come il Kaizen e il “Value Stream Mapping”. Il suo ruolo si espande ben oltre i risparmi sui costi, contribuendo alla qualità e alla flessibilità aziendale.
  • Le competenze del Lean Manager spaziano dalla conoscenza profonda dei principi lean alla capacità di analisi, gestione progetti e leadership. Le sue abilità comunicative e di gestione del cambiamento sono cruciali per motivare il personale e superare la resistenza alle nuove procedure, garantendo il successo delle iniziative di miglioramento.
  • Grazie al suo approccio metodico, il Lean Manager incide direttamente su diverse aree chiave: riduce i costi operativi attraverso pratiche just-in-time, aumenta la produttività eliminando attività superflue e innalza gli standard di qualità implementando controlli in processo. La sua capacità di adattamento consente inoltre all’azienda di rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato, rendendola più competitiva a lungo termine.

Un professionista che ottimizza processi, riduce sprechi e introduce una cultura di miglioramento costante: come e perché il Lean Manager fa la differenza​

Il lean manager è una figura professionale relativamente nuova, ma fondamentale in molte aziende moderne, il cui obiettivo principale è massimizzare l’efficienza dei processi, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse.

Il ruolo nasce all’interno delle metodologie di “lean management”, un approccio sviluppato originariamente nel settore manifatturiero e che oggi si estende a molti ambiti, dalle tecnologie informatiche ai servizi.

Le aziende scelgono di affidarsi a un lean manager per promuovere una cultura orientata all’efficienza e al miglioramento continuo, con l’obiettivo di migliorare i processi e, di conseguenza, la propria performance globale.

Per comprendere meglio come questo professionista possa incidere sui risultati aziendali, vediamo nel dettaglio quali competenze deve possedere e quali sono le principali responsabilità che è chiamato a svolgere.

Sì, andiamo subito dritti al punto!​

Leggi anche: Attività di team building aziendale: idee ed esempi per rafforzare il morale

Le competenze essenziali di un lean manager​

Per svolgere efficacemente il proprio ruolo, il Lean Manager deve possedere un insieme equilibrato di competenze tecniche e relazionali, che gli permettano di guidare e facilitare il cambiamento all’interno dell’organizzazione.

Queste competenze vanno dalla profonda conoscenza dei principi del lean management alle capacità di analisi e gestione, insieme a qualità di leadership.

Innanzitutto, è essenziale che il Lean Manager padroneggi i principi chiave del lean management, come il miglioramento continuo (Kaizen), la riduzione degli sprechi (Muda) e la mappatura del flusso di valore (Value Stream Mapping).

Questi principi rappresentano le basi per identificare le aree di intervento prioritario.

Per esempio, in un’azienda di produzione, il Lean Manager potrebbe utilizzare il metodo Kaizen per introdurre piccoli cambiamenti quotidiani, come migliorare la disposizione delle postazioni di lavoro per ridurre i movimenti inutili. Questo approccio permette di identificare e risolvere gradualmente i problemi operativi, riducendo costantemente le inefficienze.

Oltre a conoscere i principi lean, il Lean Manager deve possedere forti capacità analitiche, che sono fondamentali per analizzare dati e processi, individuare sprechi e misurare l’efficacia delle iniziative adottate. Una solida competenza analitica permette inoltre di prendere decisioni basate su evidenze concrete.

Immaginiamo un Lean Manager che lavora in un’azienda di logistica: analizzando i tempi di transito e le soste durante le consegne, può individuare aree in cui ottimizzare le rotte, riducendo i tempi e i costi di trasporto. Una buona capacità di analisi consente di trasformare i dati grezzi in informazioni utili per prendere decisioni strategiche.

Un’altra competenza fondamentale è la gestione dei progetti, o se preferite gli anglicismi, il “Project management“.

Perché?

Il Lean Manager deve saper pianificare e coordinare progetti di miglioramento, spesso collaborando con diverse aree aziendali e gestendo risorse, tempi e costi.

Per esempio, se si tratta di implementare una nuova procedura di approvvigionamento, il Lean Manager dovrà coinvolgere non solo il reparto acquisti, ma anche quello della produzione e della logistica, assicurandosi che ogni fase del progetto sia ben coordinata e che gli obiettivi siano raggiunti nei tempi stabiliti e nel rispetto del budget.

Infine, il Lean Manager deve possedere spiccate soft skills e capacità di leadership.

Guidare il cambiamento non è cosa da poco, richiede una comunicazione chiara e la capacità di motivare i collaboratori, superando le naturali resistenze al cambiamento e alle nuove procedure.

Ad esempio, in una fabbrica dove è stato introdotto un sistema di produzione “just in time”, il Lean Manager deve lavorare a stretto contatto con gli operai per spiegare come i cambiamenti miglioreranno il flusso di lavoro e a rispondere alle loro preoccupazioni, rendendoli parte attiva del processo di trasformazione.

Ma le competenze da sole non bastano.

È necessario anche comprendere in che modo il Lean Manager mette in pratica queste abilità per affrontare le responsabilità del suo ruolo e ottenere risultati tangibili.

Il suo ruolo infatti è di grande responsabilità.

E ora ti spiego, nello specifico, come lavora il lean manager.​

Le responsabilità del lean manager​

Il Lean Manager è responsabile di una serie di attività che puntano a rendere l’organizzazione più efficiente. Queste responsabilità sono trasversali, in quanto spaziano dalla gestione quotidiana alla pianificazione strategica a lungo termine:

  • individuazione degli sprechi: il Lean Manager è incaricato di analizzare i processi produttivi per identificare le fonti di spreco, come tempi di attesa, sovrapproduzione o eccesso di scorte. La sua analisi si concentra su tutte le fasi della catena di valore, identificando opportunità di ottimizzazione;
  • miglioramento dei processi: dopo aver individuato gli sprechi, il Lean Manager implementa soluzioni di miglioramento, come la standardizzazione delle procedure o l’introduzione di nuove tecnologie. L’obiettivo è garantire un flusso di lavoro snello e continuo;
  • formazione e coinvolgimento del personale: un aspetto cruciale del lean management è l’inclusione del personale nel processo di miglioramento continuo. Il Lean Manager si occupa della formazione dei collaboratori sulle metodologie lean e promuove la loro partecipazione attiva;
  • monitoraggio e valutazione dei risultati: ogni intervento del Lean Manager richiede un monitoraggio costante per valutarne l’efficacia e garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ciò comporta la raccolta e l’analisi dei dati per un feedback continuo.

L’insieme di queste responsabilità ha il potenziale di trasformare l’efficienza aziendale, portando non solo benefici economici ma anche miglioramenti nella qualità e nella flessibilità dell’organizzazione.

Ma qual è l’effetto concreto di questa figura professionale sull’efficienza aziendale?

(e perché dopo aver letto questo articolo forse potrei pensare di assumerne uno?)​

L’impatto del lean manager sull’efficienza aziendale​

L’intervento di un Lean Manager ben preparato può portare a una trasformazione tangibile dell’efficienza aziendale, andando ben oltre la semplice riduzione dei costi. I benefici si riflettono sulla qualità dei prodotti o servizi, sulla capacità di rispondere velocemente alle richieste del mercato e sulla flessibilità dell’azienda nel fronteggiare nuove esigenze.

Per quanto riguarda la riduzione dei costi operativi, il Lean Manager interviene eliminando sprechi lungo tutto il processo produttivo.

Ad esempio, in un’azienda manifatturiera, potrebbe ridurre le scorte di materie prime tenute in magazzino, calibrando le forniture in modo che arrivino solo quando realmente necessarie. Questo approccio “just in time” libera spazio fisico e capitale, che può essere reinvestito per migliorare altri settori aziendali.

Nei settori a basso margine, come la distribuzione alimentare, anche piccoli risparmi generati dalla razionalizzazione dei trasporti e dalla riduzione dei tempi morti nelle consegne possono incidere positivamente sul profitto.

Un altro impatto evidente del Lean Manager è l’aumento della produttività. Ottimizzare i processi, permette ai collaboratori di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto, senza dover affrontare procedure superflue o inefficaci.

Immaginiamo un team di assistenza clienti che, grazie alla riorganizzazione delle mansioni o all’introduzione di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, riduce il tempo di attesa per le risposte, migliorando la rapidità del servizio. In questo modo, non solo il team riesce a gestire più richieste nello stesso tempo, ma aumenta anche la soddisfazione dei clienti.

Sul fronte della qualità, l’approccio lean consente di ridurre drasticamente gli errori e garantisce un controllo di qualità rigoroso generando prodotti e servizi che soddisfano appieno le aspettative del cliente.

Per esempio, implementando un sistema di “controllo qualità in processo”, i difetti vengono rilevati subito, senza aspettare la fase finale della produzione. Questo sistema riduce il numero di scarti e rielaborazioni, garantendo che il prodotto finale rispetti standard elevati.

Pensiamo a quanto ciò possa essere importante in un contesto come quello farmaceutico, dove questa attenzione alla qualità risulta essenziale per assicurare la conformità alle normative e la sicurezza dei pazienti, oltre che per consolidare la reputazione dell’azienda.

Infine, in un mercato in continuo cambiamento, la flessibilità e l’adattabilità rappresentano un grande vantaggio. Il Lean Manager fornisce gli strumenti per rispondere velocemente a nuove esigenze, modificando i processi interni senza rallentare la produttività.

L’impatto del Lean Manager va quindi ben oltre i risultati immediati, influenzando in modo positivo la visione a lungo termine dell’azienda.

Ma funziona davvero?

Dipende.

Ad esempio?

Sai chi ha adottato i principi lean con straordinario successo per gestire le sue vaste operazioni di magazzino e distribuzione?

Amazon!

E questo per garantire efficienza e rapidità nel soddisfare gli ordini dei clienti.

Detto altrimenti.

Se i tuoi pacchi arrivano in orario è anche grazie ai Lean Manager di Amazon!

Nello specifico i Lean Manager di Amazon hanno implementato sistemi di automazione e robotica per ottimizzare i processi di stoccaggio e picking; utilizzato tecniche di Value Stream Mapping per identificare ed eliminare i colli di bottiglia nelle operazioni di magazzino; promosso una cultura di miglioramento continuo, incoraggiando i collaboratori a proporre soluzioni innovative per aumentare l’efficienza.

Se ne parla molto sul web.

Anche se qualcuno adesso potrebbe obiettare: “sì ma io non sono un colosso come Amazon.

Vero, ma non c’è nulla di male nell’imparare le “best practices” aziendali dai migliori, anzi!

Lo stesso lettore attento di prima starà forse pensando: “ok, questo è un caso di successo, ma da che altro dipende?

Ad esempio dipende da te!

Dalle ricerche è emerso che i vertici aziendali, per giustificare i fallimenti nell’applicazione dei principi di lean management, attribuiscono sovente la responsabilità alla mancanza di figure competenti. Tuttavia, le stesse ricerche rivelano come la vera causa risieda nella loro riluttanza ad assumere dirigenti capaci di trasformare profondamente l’azienda.

Se la resistenza al cambiamento parte dai vertici aziendali, allora la strada è in salita.

Però quando funziona…

…è tutta un’altra musica, e il direttore d’orchestra è il Lean Manager.​

Leggi anche: Le 5S nel Lean Management: organizzazione ed efficienza come chiave per la produttività aziendale

L’introduzione della figura del Lean Manager è un investimento strategico per tutte le aziende che mirano a rimanere competitive e a dare una svolta positiva verso una maggiore efficienza aziendale.

Talvolta il punto di partenza è uno stato di profonda crisi aziendale, come testimoniato dalla stessa Toyota, dalla quale tutto partì nella prima metà del secolo scorso.

Ma non per forza.

In un mondo aziendale sempre più orientato all’ottimizzazione delle risorse, il Lean Manager diventa un promotore di una cultura del miglioramento continuo, garantendo così un futuro solido e sostenibile per l’organizzazione.

Il suo contributo va ben oltre il taglio dei costi: si estende alla creazione di un ambiente di lavoro dinamico e coinvolgente, dove il cambiamento è non solo accettato, ma stimolato.

Le sue competenze tecniche e le sue capacità di leadership possono consentire, infatti, di ottenere miglioramenti significativi in termini di efficienza e qualità.

Per saperne di più sulla figura del lean manager e su come egli potrebbe aiutare la tua impresa a emergere, contattaci pure!


Il ruolo del lean manager: domande frequenti

Quali competenze deve possedere un Lean Manager?

Il Lean Manager deve avere competenze tecniche e relazionali, conoscere i principi del lean management come il miglioramento continuo, la riduzione degli sprechi e la mappatura del flusso di valore. Inoltre, deve possedere capacità analitiche, di gestione dei progetti e forti capacità di leadership.

Quali sono le principali responsabilità di un Lean Manager?

Le responsabilità di un Lean Manager includono l’individuazione degli sprechi, il miglioramento dei processi, la formazione e il coinvolgimento del personale e il monitoraggio dei risultati per garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Qual è l’impatto di un Lean Manager sull’efficienza aziendale?

Un Lean Manager può migliorare significativamente l’efficienza aziendale riducendo i costi operativi, aumentando la produttività, migliorando la qualità e rendendo l’organizzazione più flessibile e adattabile ai cambiamenti del mercato.

Ti potrebbe interessare anche...